Mister T

Nell’ultimo periodo (il dopo-angelo), dopo aver riacceso tinder, mi sono accorta dell’aumento esponenziale di iscritti, e così dei miei match e delle chat…

cioè non avendo usato l’app per un po’,  l’aumento è stato evidente quando sono tornata a sfogliare profili (pratica che ho scoperto…combatte l’insonnia)

si è riformata così una lunga (pure troppo) lista di match e di chat appena accennate…

poi ho scremato…

di questa lunga lista tre incontri sono degni di nota, di cui due solo virtuali

anche qui inizierei dal fondo di questo percorso…

e quindi dall’ incontro facetoface

 

Mister T

è stato un incontro per niente banale, importante, anche se molto facile e bello…

un appuntamento importante da uno non importante lo riconosci (subito o tardi) quando ti rendi conto che ti stai divertendo, che stai bene senza doverti sforzare di fingere

con Mister T è stata questione di vicinanza fisica (quartieri limitrofi) e mentale (amicizie e interessi in comune)

dopo averlo paccato il we prima, per quello successivo l’ho pressato su wapp (quando, dove?) e sono andata a prendermelo sotto casa

c’è stato un ottimo equilibrio tra il mio voler far da cavaliere (anche se ho una macchina che cade a pezzi) e il suo essere uomo

bisogna riconoscere a Mister T un’abilità: mi ha offerto la cena.

non è una cosa che mi mette a mio agio quando gli altri pagano per me, e infatti è raro che un uomo ci riesca (ma anche un’amica, un conoscente, o per lavoro… si divide a metà, oppure offro io)

(io per lavoro mi occupo anche -molto- -soprattutto- di recupero credito… non so…questa cosa di sentirmi in debito non mi piace…neanche in credito, ma meglio che in debito)

il principe non ce l’aveva fatta, anche se c’aveva provato (e manco l’angelo…)

(cioè ero io che non l’avevo permesso…e forse perché non si era creata con nessuno dei due la complicità giusta, e anche se entrambi mi piacevano un sacco)

Mister T ha una vita complicata, un po’ come la mia anche se ovviamente diversa. Abbiamo entrambi da qualche anno superato una curva a gomito che ha cambiato direzione alle nostre vite.

Confrontarsi sulle reciproche storie di vite è stato quindi liberatorio

è stata una serata lunghissima e piacevolissima

siamo riusciti a: mangiare un gelato, fare aperitivo, andare a cena fuori e berci un drink dopo

siccome poi mi sembrava uno open mind, technology addicted, e che avreivolutosicuramenterivedere (e siccome poi avevo anche bevuto un po’ troppo), gli ho detto subito del blog

mentre glielo dicevo, contemporaneamente mi pentivo, ma osservando le reazioni nel suo volto… cioè siccome non s’accigliava… mi sono progressivamente aperta e appassionata al mio stesso racconto. Quando lo dissi all’angelo avevo forse invece covato troppo a lungo l’ansia di non essere capita che per giorni mi aveva frenata. Con Mister T sono andata diretta e di pancia, e lui ha capito

anzi sul blog  ci era già capitato per i fatti suoi… 🙂

mi ha dato un sacco di consigli utili (se ne intende)

gli ho chiesto di scrivermi un contributo

qualche ragazza l’ha incontrata, incontri interessanti

 

inizierò quindi con la prima puntata di Mister T

(to the next post)

 

 

 

la canzone non c’entra nulla con Mister T (a parte il reggae in sé che mi sembra aderire bene alla sua figura)

è invece un chiaro riferimento a chi, pur essendo BRUTTISSIMO, si prende il tempo e il diritto di giudicare l’estetica altrui…

 

 

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