Tinder e Federico


Avrei dovuto capirlo fin dall’inizio su Tinder lui è narcisista, io empatica. 

Il giorno dopo la nostra prima chat su Tinder, lui deve partire.
Mentre è via da Milano non ci scriviamo. Io però nel frattempo inizio a chattare un sacco su Tinder e con tante persone diverse. Entro in universo antropologico sconosciuto e interessante, che ha punti di accesso virtuale e regole di interazione tutte particolari.

Federico si distingue subito: non ha problemi a farti vedere il suo profilo facebook. Questo mi è piaciuto. E’ uno che sa il fatto suo (penso) e non si nasconde dietro a un profilo né a due chiacchiere.

Andando a curiosare sul suo profilo capisco che abbiamo una certa compatibilità.. ma tiro via di fretta perché ho mille cose da fare, anche se è domenica. E poi abbiamo deciso di incontrarci quella stessa sera, poco più tardi, avremo modo penso di conoscerci di persona. Per vederlo avevo compresso altri tre appuntamenti (di saluti estivi).

Ma tanto poi all’ultimo lui mi avrebbe paccato.. grazie al c.. come se fosse semplice fare tutto, uscire per il programma di saluti vari.. e arrivare in tempo all’appuntamento con lui alle dieci..

Verso le nove mi scrive: “tra varie cose mi sa che ho calcolato male i tempi.. mi odi se rimandiamo al mio rientro?”

In realtà quando leggo il suo messaggio mi sento sollevata..schiacciata com’ero in una serata piena di cose da fare. Ho letto e giuro ho vissuto quell’istante come un momento di grande connessione tra me e lui.

Invece era solo l’inizio delle respingenze. Non solo la sua (che pesa di più), ma più in generale.. quando si passa dalle parole ai fatti, dalla fantasia alla realtà., dal digitale al reale.

La mia storia con lui è solo mia, è stata da me pensata e desiderata. Lui alla fine, ma forse fin dall’inizio, non l’ha voluta condividere mai sul serio.

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