Anna e i Galoppatori (amica/lettrice/scrittrice/)

Ecco il contributo che mi ha inviato Anna…la lettrice con cui mi vedo ogni tanto il venerdì quando è a milano, è ormai un’amica. A pranzo venerdì scorso mi ha fatto sbellicare dalle risate raccontandomi le sue esperienze di dating (online e offline…).

Numerosi anni di singletudine ti mettono a confronto con svariati esemplari di essere umano. Ed è questo uno dei motivi per cui io sponsorizzo la donna trentenne single, uno dei motivi per cui ritengo importante vedere il più possibile, assaggiare più pasticcini di uno solo, o di mezzo vassoio.
Perché, nonostante quanto frustrante possa essere la lunga e insoddisfacente ricerca di quel pasticcino che ci piace, si impara davvero un sacco.
Si allenano gli occhi, si allena la mente a capire i tipi e gli stereotipi.

Bene, veniamo a noi. Tempo fa, per un algoritmo in cui tinder c’entra si, ma non c’entra del tutto, conosco un tipo online.
Non accetto di uscire con lui, non mi piacevano le sue foto (si, lo so, sono superficiale) per un po’ di tempo. Accetto soltanto quando un altro algoritmo (improbabilissimo in una città grande come Milano) mi da la spinta giusta.

E si, ho conosciuto lui: Diego.

Mi aspettava in un baretto carino, atmosfera ricercata nel centro di Milano. Mi aspettava in un cortiletto, seduto ad un tavolino e quando l’ho visto dal vivo non ho avuto una brutta impressione.
Serata tranquilla, di chiacchiere, peraltro di mie lamentele, data la brutta situazione che qualche mese fa vivevo.
Da qui, cominciano i grossi  guai e i grossi disagi.
Quella sera, a quell’ora non avevo ancora capito di aver incontrato un esemplare davvero esemplare della specie protetta dei Galoppatori.

I galoppatori sono creature esistenti e non mitologiche, i quali affollano le città e le provincie. Loro corrono. Hanno spiccata immaginazione. Vanno assunti dopo regolare consulto medico e solo in caso di estrema necessità.

Segue bugiardino per la corretta posologia e riconoscimento del prodotto.

Aspetto: Una volta tolto dal blister, il Galoppatore si presenta di medio aspetto. Non è mai troppo bello, ma nemmeno troppo brutto. Solitamente è da pochissimo uscito da una storia importantissima, durante la quale l’anello era già stato consegnato, la chiesa prenotata e il ristorante bloccato per un caldo pomeriggio estivo. Il Galoppatore non ha senso critico. Vede te come un prolungamento della sua ex fidanzata, di cui parla tutta la sera, male. Il galoppatore non ha la capacità mentale di capire che qualora si trovi davanti ad una donna dotata dei requisiti minimi di amor proprio, questa donna capirà che il Galoppatore non vuole lei, ma ha la compulsiva ed irrefrenabile smania solo e soltanto di riempirsi la vita.

Posologia: il galoppatore ti si impone. Non puoi decidere quando dove e come prenderlo. Il galoppatore, ancora racchiuso nel suo blister, ha già deciso che sarai tu la sua preda, l’oggetto da curare, la donna implorante con cui stabilirsi stabilmente. La posologia è molto particolare, perchè comunque, qualunque cosa farai, anche se non aprirai la bocca per assumerlo, se rifiuterai cento dei suoi inviti uno in fila all’altro, se e quantunque ti dimostrassi ostile e scostante, lui ti troverebbe comunque, e ti somministrerebbe una dose di se stesso. Perché a lui importa riempire, importa avere, importa l’idea e non tu.

Controindicazioni: Fastidio. Il Galoppatore è solito costruire castelli. Il galoppatore ti farà spesso provare un senso di prurito e sconforto, e, a tratti, ma molto spesso, una odiosa sensazione di secchezza vaginale, che nemmeno con un esemplare dell’altra razza, quella degli stronzi, ti era mai capitato. Il galoppatore ha un grosso limite, non capisce. Lui ha un fine. Non importa con chi, non importa dove. A lui interessa non rimanere solo, è un animale sociale. Anzi, è un animale familiare. E il galoppatore non avrà mai problemi ad essere fedele ad una donna tutta la vita, non le farà mancare mai nulla. Le farà mancare solo una cosa: la felicità. Sta a voi decidere cosa vale davvero.

Ti farà mancare la felicità perchè non è uomo, è una macchietta. Ha un romanticismo affettato che non ti può far battere il cuore, perchè quel romanticismo (è impossibile non capire) non fa per te.

Ti farà mancare uno sguardo vero, perchè lui non ha scelto te. Tu eri la meno peggio, sei quella che è capitata, non quella che lui si è fatto capitare.

Il Galoppatore vi farà credere di star facendo l’amore con voi. Ma non sarà vero. Starà facendo l’amore con il suo ego, che non sarà più solo.

Perché il galoppatore è bravo a dirvi che lui con voi farebbe l’amore, e che non vuole solo scoparvi. te lo dice quando ancora nemmeno vi conosce, in una conversazione così, davanti ad un Martini.
Ma cari miei…. anzi, caro il mio Diego… non mi prendi, non mi incanti.

Perchè a me non frega niente di trovare qualcuno a tutti i costi con cui “fare l’amore”. Per me è bello se “capita”, mi piace imparare a fare l’amore con “quella” persona… Non so tu…

Non sono innamorata dell’amore, ed è per questo che sono ancora single, dopo tanto tempo.
Perché, ditemelo pure anche voce, ma io devo essere guardata negli occhi. DAVVERO.

2 commenti su “Anna e i Galoppatori (amica/lettrice/scrittrice/)

  1. …il tuo approccio al sesso e ai rapporti sentimentali in genere mi ricorda molto le avventure “delle 4” di Sex and City.
    Ho qualche perplessità in genere e sul fatto che si possa trattare di un modello comportamentale sostenibile. Ma se l’alternativa é o deve essere quella di mettersi insieme con il primo che capita (e di solito il primo o la prima é tripolare con tendenza alla schizofrenia), partecipare agli incontri, prematrimoniali (pena l’esclusione dal Nirvana cattolidoide), sposarsi e figliare poi nel (folle) tentativo di spostare la propria disperazione dal coniuge ai figli …beh, ben venga ogni sorte di alternativa ..anche a puntate.

    Ho letto che il tuo percorso formativo é di tipo antropologico e devo dire che in ciò che scrivi e in come descrivi il tuo approccio alla vita si legge una coerenza assoluta. E questo mi piace. Tuttavia se posso vorrei darti un consiglio (certamente superfluo): cerca di non trasformarti nel tuo personaggio e per fare questo cerca di non prenderti troppo sul serio (riguardasi qualche vecchio film di Woody Allen è certamente propedeutico..) ed evita l’eccesso di razionalità.

    Per il resto mi sembri una persona con notevole capacita di discriminazione e questo da solo non basta ma non é poco, di questi tempi soprattutto, considerando la fauna che ci ritroviamo ogni giorno sotto casa.
    Impara a considerare questa tua dote come una tra le pù importanti e fai l’impossibile per conservarla e stimolarla.

    ciao e buona vita 😉

    davide

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